
Alopecia areata e vitamina D, relazione?
Ricercatori dell’ospedale Konia Numene che si trova al sud di Ankara in Turchia hanno scoperto che bassi livelli di vitamina D nei bambini possono contribuire a peggiorare e a prolungare la perdita di capelli causata dal disordine autoimmune chiamato alopecia areata.
Lo studio ha confrontato i valori di vitamina D in 20 bambini colpiti da alopecia areata con quelli di 34 bimbi non colpiti da questo problema.
Si è evidenziata una correlazione staticamente significativa tra minor concentrazione di vitamina D e:
- Severità dell’alopecia areata
- Numero totale di chiazze
- Durata del disordine autoimmune
Questa scoperta non fa altro che rinforzare la convinzione che la vitamina D giochi un ruolo importante nell’evoluzione dell’alopecia nella sua severità e durata.
I ricercatori sostengono che “la carenza di vitamina D non è il solo fattore eziologico coinvolto nella patogenesi dell’alopecia areata ma, in presenza di altri fattori eziologici, i bassi livelli di vitamina D possono aggravare la severità dell’alopecia areata. Ne consegue che un’integrazione di vitamina D può essere benefica nel trattamento dell’alopecia areata pediatrica”.
Vitamina D: importante mudolatore del sistema immunitario.
La vitamina D infatti oltre a giocare un ruolo importante nell’omeostasi del calcio e per la salute delle ossa è anche un importante modulatore del sistema immunitario.
Secondo i ricercatori turchi la carenza di vitamina D potrebbe anche una sorta di innesco ambientale per l’induzione del disordine autoimmune, ciò significa che potrebbe dare inizio ad una patologia che sarebbe altrimenti rimasta latente per lungo tempo.
Ad oggi non sono ancora chiare le cause scatenanti dell’alopecia areata anche se si sono fatte varie ipotesi come fasi di stress psicologico prolungate, traumi fisici e shock improvvisi.
Lo studio dell’ospedale turco conferma i risultati di quello dell’università del Cairo che aveva dimostrato come i soggetti colpiti da alopecia areata avessero meno recettori di vitamina D rispetto ai soggetti non colpiti da alopecia.
Esporre al sole almeno il viso e le braccia per 15-20 minuti al giorno, ovviamente con le dovute cautele, è una delle indicazioni di base degli esperti per permettere al nostro organismo di sintetizzare vitamina D grazie alla luce naturale. Quando la stagione lo permette possiamo trarre vantaggio in tal senso dalle giornate soleggiate.
Per quanto riguarda l’alimentazione, le fonti di vitamina D possono essere sia di origine animale, come uova, latte e derivati, sia cibi di origine vegetale, con particolare riferimento ai funghi. Dieta equilibrata ed esposizione al sole dovrebbero garantire livelli adeguati di vitamina D.