
Il mondo del trapianto di capelli è in continua evoluzione e chi cerca informazioni sulla chirurgia si imbatte spesso in una varietà di promesse di tecniche innovative, metodi all’avanguardia, innovazioni tecnologiche, e così via.
Con questo articolo vogliamo fare luce su quello che recentemente è divenuto un argomento di grande interesse, il cosiddetto metodo DHI.
Il trapianto di capelli con metodo DHI, che si distingue dal metodo classico FUE, è il processo di posizionamento di unità follicolari prelevati dalla zona donatrice con un micro motore e inseriti con uno speciale strumento chirurgico (implanter).
DHI VS FUE
A differenza del metodo FUE, nel metodo di impianto DHI, la creazione del sito ricevente e l’impianto dell’unità follicolare vengono eseguiti simultaneamente. In altri termini, i due processi di estrazione ed impianto vengono realizzati in un’unica fase. Ciò consiste nell’innesto dei follicoli piliferi estratti dall’area donatrice, direttamente nelle aree riceventi, senza la necessità di aprire dei canali mediante incisione.
L’implanter / Choi Pen (strumento di impianto) è costituito da una forma cilindrica molto sottile ed una punta acuminata, assimilabile alla classica forma di una penna.
La punta dell’implanter Choi consiste in un ago cavo avente la funzione di raccogliere un’unità follicolare direttamente dalla zona donatrice. Quest’ago è collegato ad un piccolo stantuffo posizionato all’estremità opposta della penna. Al momento dell’impianto, esercitando una pressione su questo stantuffo, si favorirà l’introduzione dell’ago nello scalpo, nonché il rilascio dell’unità follicolare.
Questo è il motivo per cui la procedura DHI viene anche indicata come metodo Choi.
Come si svolge un trapianto con la tecnica DHI:
Il trapianto di capelli con il metodo DHI avviene fondamentalmente in questo modo:
1 – Il chirurgo esegue le estrazioni utilizzando un punch motorizzato o manuale.
2- Gli assistenti inseriscono l’unità follicolare nell’ago cavo dell’implanter, utilizzando una pinzetta. Le unità follicolare multiple vengono caricate simultaneamente.
3- Il chirurgo inserisce l’ago appuntito dell’implanter nel cuoio capelluto, in un determinato angolo e, premendo il pistone, esegue contemporaneamente l’incisione e l’innesto dell’unità follicolare.
Durante l’operazione si utilizzano generalmente da 2 a 6 implanter e diversi tipi di aghi per adattarsi alle dimensioni dell‘unità follicolare.
L’uso del metodo DHI può fornire alcuni vantaggi e svantaggi. Ne elenchiamo alcuni con la premessa che non esistono studi approfonditi che possano giustificare l’assoluta veridicità di quanto detto.
Vantaggi della tecnica DHI:
- Riduzione del tempo in cui gli innesti rimangono all’esterno del corpo, garantendo così un posizionamento forte e sano di follicoli.
- Adeguati tassi di sopravvivenza dei follicoli.
- Emorragia ridotta durante la creazione dell’area ricevente.
- Traumi ridotti durante la manipolazione dell’innesto, con conseguenti minori danni nell’erogazione di sangue all’area impiantata.
- Recupero veloce durante la fase post operatoria, il paziente può tornare più velocemente alla sua normale routine.
- Il sito del destinatario non deve essere rasato, in quanto è una procedura più adatta che consente questa condizione.
Svantaggi della tecnica DHI:
- Maggiore stress per il paziente a causa del fatto che le fasi di estrazione e di innesto avvengono quasi contemporaneamente, il paziente deve ricevere contemporaneamente l’anestesia in entrambe le aree. L’area ricevente e l’area donatrice saranno trattate contemporaneamente e questo potrebbe essere scomodo e doloroso.
- Il team chirurgico deve essere molto vicino e perfettamente coordinato per garantire che le unità follicolari siano caricate quando richiesto dal chirurgo.
- È stato riferito che gli aghi tendono a muoversi rapidamente e a produrre incisioni più grandi rispetto alle lame su misura.
- Se gli operatori che si prendono cura degli impianti non hanno l’esperienza necessaria, possono danneggiare l’unità follicolare quando si cerca di inserirla all’interno dell’ago cavo, provocando una ricrescita insoddisfacente.
- Inoltre, il chirurgo/assistente può commettere errori relativi all’angolo e alla direzione dell’innesto.
Con i progressi scientifici e tecnologici, le procedure di restauro dei capelli sono migliorate negli ultimi dieci anni, raggiungendo un punto tale che il trapianto capillare con penna Choi Implanter può essere effettuato con qualsiasi tipo di capello, creando una nuova era che produce consistenti risultati efficaci e prevedibili, sicuri ma soprattutto naturali.
Tutti i pazienti sono buoni candidati per un intervento con il metodo DHI?
L’implanter Choi è stato sviluppato in Corea ed è particolarmente adatto alle caratteristiche dei pazienti asiatici, che hanno i capelli spessi e morbidi. Per questo motivo, nel mondo della chirurgia della calvizie, è stato inizialmente considerato uno strumento inadatto per interventi su pazienti con capelli ricci o più sottili, come gli europei.
Le diverse caratteristiche dei pazienti europei hanno reso più complessa l’operazione di posizionamento dell’unità follicolare all’interno dell’ago cavo dell’implanter, comportando una maggiore manipolazione, che a sua volta si è trasformata in maggiori possibilità di danni al follicolo e minore ricrescita.Tuttavia, con il tempo, sono comparsi sul mercato altri tipi di implanter, come il Lion, con migliori caratteristiche.
Sono stati studiati dei miglioramenti anche per il classico implanter Choi, per adattarlo alle diverse caratteristiche dei pazienti europei.
Questo ha permesso di offrire a quasi tutti i pazienti la possibilità di essere dei buoni candidati ad un’operazione con il metodo DHI.
La scelta delle opzioni di trapianto
La nostra opinione personale è che il metodo DHI sia una delle opzioni disponibili per il paziente che desidera sottoporsi ad un trapianto di capelli.
Non vi è alcuna prova scientifica che questo metodo sia superiore alla tradizionale FUE, in cui le fasi di estrazione, incisione e innesto vengono eseguite separatamente. Le moderne tecniche di conservazione delle unità follicolari garantiscono una sopravvivenza ottimale.
Un paziente che desidera sottoporsi ad un intervento con la tecnica DHI deve assicurarsi che il chirurgo/clinica di riferimento abbia una vasta esperienza nell’uso di questa tecnica. Infatti, l’apparente facilità del metodo, ha portato alla nascita di molte cliniche di dubbia affidabilità.
Sebbene si tratti di una tecnica innovativa, potrebbe compromettere seriamente le condizioni dell’area donatrice (estrazioni eccessive) e dell’area ricevente (angoli e direzioni errate, ricrescita insoddisfacente).