
Tricopigmentazione. Il disegno della linea frontale
La Tricopigmentazione vive da diversi anni un’importante diffusione in tutto il mondo come soluzione non chirurgica e non invasiva alla caduta dei capelli e alla calvizie. Nel 2013 la tecnica è stata riconosciuta e approvata ufficialmente dal mondo scientifico come complemento al trapianto di capelli e come valida alternativa nei casi in cui la chirurgia non rappresenti un’opzione per il paziente. Sono sempre di più i centri specializzati e le cliniche che offrono questo servizio al grande pubblico.
Purtroppo, però, quando ci si affida a un tecnico, non sempre ci si trova di fronte a un professionista dotato di esperienza, capace di offrire risultati naturali che possano migliorare la dimensione estetica, e soprattutto quella psicologica, di chi è affetto da calvizie. Non è raro osservare in internet, e ormai nella vita di tutti i giorni, linee frontali eccessivamente marcate, basse o del tutto innaturali.
È essenziale che l’operatore di Tricopigmentazione conosca le più importanti regole morfologiche e che realizzi un progetto armonioso ed equilibrato.
Una breve definizione di Tricopigmentazione
La Tricopigmentazione rappresenta una branca specifica della micropigmentazione e l’evoluzione della cosiddetta SMP (Scalp Micro Pigmentation), versione permanente della tecnica.
Un trattamento di Tricopigmentazione si svolge tramite l’inserimento di un pigmento nel derma superficiale, grazie all’utilizzo di strumentazioni specifiche, sviluppate per trattare la pelle del cuoio capelluto, rispettandone le particolari caratteristiche.
La tecnica trova svariati ambiti di applicazione, tra cui:
- Alopecia Androgenetica maschile e femminile;
- Alopecia areata e totale;
- Infoltimento post trapianto trapianto di capelli;
- Trattamento a seguito della rimozione di una protesi capillare;
- Correzione e camouflage di cicatrici causate da trapianto di capelli, operazione chirurgica allo scalpo o trauma;
- Alopecia barbae.
Cos’è la linea frontale e perché è così importante?
Con il termine linea frontale, e con il corrispettivo inglese hairline, intendiamo la linea di attaccatura dei capelli, cioè quella zona di demarcazione tra la fronte e il cuoio capelluto. Si tratta della zona dello scalpo più visibile durante le interazioni sociali, e il primo dettaglio che notiamo quando ci osserviamo allo specchio.
Se una linea frontale è ben eseguita dal tecnico di Tricopigmentazione, il cliente che si è sottoposto al trattamento potrà osservare un immediato miglioramento della propria immagine, soprattutto nei casi in cui la calvizie aveva causato un arretramento dell’attaccatura. Una hairline ben progettata potrà donare un look più giovane all’individuo, senza stravolgerne i tratti distintivi del volto e i dettagli fisionomici.
A quali elementi deve prestare attenzione il tecnico?
Gli elementi da tenere in considerazione sono:
- Età della persona che si sottopone al trattamento: fisiologicamente, la linea frontale tende ad arretrare anche in soggetti non affetti da calvizie. Se il cliente è molto giovane si potrà osare con una linea più bassa e “aggressiva”, in caso contrario sarà opportuno scegliere un approccio più conservativo.
- Sesso: nell’uomo la linea frontale tende a presentarsi con una forma a “U” o a “V”, caratterizzata dal cosiddetto peak (punta) centrale. Al contrario, nella donna, la linea frontale è tendenzialmente più dritta.
- Razza: Gli uomini di origini caucasiche, presentano generalmente una linea frontale più a punta e caratterizzata da una stempiatura. Al contrario nella razza afro, la linea frontale tende a essere più dritta.
- Caratteristiche morfologiche: forma del viso, ampiezza della fronte, shape (forma) originale, ecc.
- Richieste e aspettative del cliente, purché in accordo con le regole e gli aspetti precedenti.
Cosa accade se la linea frontale non è ben progettata?
Se una hairline non è ben eseguita, sarà possibile, per chi si relaziona al paziente, notare il trattamento di Tricopigmentazione. Naturalmente questo aspetto è estremamente negativo, poiché nella maggior parte dei casi, chi si sottopone al trattamento di pigmentazione dello scalpo non vuole che i membri della propria sfera sociale se ne accorgano.
Un trattamento di Tricopigmentazione può essere perfettamente riuscito nella copertura del cuoio capelluto dal punto di vista tecnico, con dei punti ben definiti, perfettamente somiglianti a follicoli piliferi. Tuttavia, se il tecnico commette un errore con il disegno della linea frontale, la naturalezza viene meno.
Quali accorgimenti si seguono dal punto di vista tecnico?
La linea frontale, in natura, non si presenta mai eccessivamente definita e marcata. Le unità follicolari, che contengono un numero variabile di capelli da 1 a 5, sono generalmente singole in questa zona e la densità è inferiore rispetto alle altre aree del cuoio capelluto.
Sarà compito del tecnico realizzare una linea frontale “rotta” e ben sfumata, seguendo alcuni accorgimenti. In particolare è opportuno lavorare in questa zona solo quando l’ago non è carico di pigmento, in modo che il punto realizzato appaia più piccolo e leggero.
La collaborazione con il mondo chirurgico, inoltre, ha dimostrato l’efficacia della realizzazione di una linea frontale “a fiore”, in modo che si ricrei perfettamente quel disordine tipico di una hairline naturale. Ricordiamo che niente è perfettamente simmetrico in natura.
Buona sera
Mi chiamo Nicola e sono italiano, seppur vivo a Malta. Sarei interessato a fare la trico pigmentazione effetto rasato. Sapreste indicarmi un bravo operatore sul territorio italiano o estero? Do molta importanza alla linea frontale perché alcune di queste sono veramente innaturali. Grazie in anticipo
Buongiorno Nicola,
su blogcalvizie.it può leggere alcuni articoli e visionare lavori eseguiti dallo staff di Beauty Medical che ha sede a Milano e Roma.