Gli integratori alimentari
INDICE
Introduzione agli integratori alimentari
Gli integratori alimentari sono un prezioso alleato nella lotta contro la caduta dei capelli.
Generalmente, in tricologia, l’utilizzo di integratori alimentari avviene all’interno di un intervento terapeutico che contempla spesso l’utilizzo di note sostanze (Minoxidil, Finasteride), potenziandone gli effetti, o, talvolta, sostituendosi ad esse.
In assenza di prescrizione medica, gli integratori possono essere utilizzati anche indipendentemente da altre sostanze, con risultati talvolta molto incoraggianti.
L’efficacia degli integratori ha raggiunto dei livelli tali da porre l’interrogativo sulla loro definizione attuale; il dubbio sorge tra la dicitura di integratori alimentari (alimenti soggetti a notifica al Ministero della Salute), o veri e propri medicinali, somministrabili solo su prescrizione medica.

La tesi prevalente, ampiamente condivisibile, si orienta verso il mantenimento della definizione attuale. Essa è sufficiente a tutelare la Salute Pubblica attraverso la notifica al Ministero della Salute, senza introdurre le limitazioni e le rigidità tipiche del mercato dei prodotti farmaceutici veri e propri.
Integratori alimentari in tricologia
In tricologia, gli integratori rivestono ormai una funzione insostituibile nel trattamento degli inestetismi dei capelli e del cuoio capelluto.
Sia che si tratti della correzione di uno stato carenziale, di una integrazione finalizzata al blocco del DHT (senza le controindicazioni dei medicinali più diffusi), o di un aiuto alla ricrescita dei capelli in caso di eventi straordinari (autotrapianti, effluvi, stati psicosomatici, terapie antitumorali), gli integratori sono da considerarsi un elemento indispensabile per l’ottenimento di risultati significativi.
In concreto, qual è l’apporto degli integratori alimentari in Tricologia?
L’impiego di integratori alimentari è finalizzato all’ottenimento di molteplici effetti sul follicolo pilo-sebaceo.
Vediamo nel dettaglio:
1) Ottimizzare gli apporti nutrizionali
2) Fornire sostanze con effetti trofici e protettivi sul follicolo
3) Migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche del follicolo

Al fine di conseguire gli effetti sopraelencati, le sostanze più comunemente utilizzate negli integratori per capelli sono le seguenti:
1) Vitamine e minerali
2) Aminoacidi
3) Fitocomplessi (piante e derivati)
Segue una trattazione analitica delle proprietà e delle funzioni specifiche delle principali sostanze, suddivise per categoria.
Vitamine e minerali
Quadro Normativo
Gli integratori di vitamine e minerali, per legge, devono fornire un apporto giornaliero fra il 30% e il 150% del valore RDA.
A questa prescrizione, fanno eccezione:
- la Vitamina C
- la vitamina E
- la Vitamina B9 (Acido Folico)
per le quali è previsto un RDA superiore.

Fabbisogno in Tricologia vs. Medicina Generale
Come afferma il presidente S.i.t.r.i. (Società Italiana di Tricologia) Andrea Marliani dal manuale di Tricologia 2011, “In Tricologia i margini di normalità dei nutrienti, vitamine ed oligoelementi sono più ristretti di quanto lo siano in medicina generale. Uno stato carenziale può causare un telogen effluvium cronico o far precipitare un defluvio androgenetico.”
Esami di laboratorio in tricologia
Valori normali in medicina | Valori normali in tricologia | |
Ferritina | 12-200 ng/ml | > 30 ng/ml |
Sideremia (Ferro) | 40-160mcg/dl | > 60 mcg/dl |
Folati | 1,8-12 ng/ml | > 3 ng/ml |
Magnesiemia | 1,3-2,1 meq | >1,8 meq |
Cupremia (Rame) | 70-160 g/dl | 80/120 g/dl |
Zinchemia | 70-150 g/dl | >80 g/dl |
Vitamina B12 | 227-940 pg/ml | > 300 pg/ml |
É evidente che il fabbisogno più elevato (a livello di valori minimi) richiede una precisa valutazione dello stato di salute generale del paziente (esami ematici) e impone un ricorso ad una integrazione alimentare, focalizzata sul singolo stato carenziale. Risulta importante non generare sovradosaggi indesiderati con sostanze presenti in integratori ad ampio spettro spettro, che porterebbero una conseguente interruzione della terapia. Da qui la raccomandazione molto forte di intervenire in modo energico e focalizzato solo e solamente dove occorre, facendo ricorso a prodotti specifici e mirati per la Tricologia.
Ferro
Descrizione:
Il ferro (peso atomico 55.8), è presente nel corpo umano nella quantità di 4-5 gr, tre quarti dei quali vengono utilizzati per la formazione di emoglobina, metallo-proteina essenziale per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti.
Esso viene introdotto nell’organismo con gli alimenti sia di origine animale che vegetale.
La Vitamina C, inoltre, favorisce l’assorbimento del Ferro e ne aumenta la biodisponibilità.
Proprietà:
Il ferro è presente nella composizione chimica del capello ed è strettamente necessario alla vita del cheratinocita.
Difatti, in condizioni di carenza di ossigeno, che, come abbiamo visto, viene trasportato ai tessuti dall’emoglobina, la catena respiratoria mitocondriale rallenta; conseguentemente, diminuisce anche la produzione di energia sotto forma di ATP, necessaria alle sintesi proteiche.

Carenza:
Il Ferro è importantissimo per i capelli.
La sua carenza è spesso causa di Telogen effluvium, di Ipotrichia e persino di Alopecia; si noti che la sideropenia può anche non associarsi ad anemia.
Se c’è carenza di Ferro, nessuna terapia può funzionare; sappiamo difatti che le cellule della matrice del follicolo pilifero sono tra quelle a più elevata proliferazione e possono risultare sensibili anche ad una minima variazione nella disponibilità del Ferro, con effetti negativi sulla crescita dei capelli.
Ferritina in tricologia
Anche la Ferritina è di fondamentale importanza in Tricologia.
Secondo alcuni autori, valori di Ferritina inferiori a 30 mcg /l sono da considerarsi bassi in tricologia. Pertanto, al di sotto di tale soglia, si necessita di integrazione (con prodotti specifici e dalla elevata biodisponibilità).
É opportuno notare che lo stato carenziale di Ferritina, in associazione alla diminuita densità capillare, viene riscontrato molto più frequentemente nelle donne.
“The percentage of balding men with a serum Ferritine below 40mcg/l was less than 4% while in women with reduced hair density it was 72%”
- Rushton et al. J Dermatol 1990 ;123:429-37
Ai fini di un corretto assorbimento di Ferro e Ferritina è importante la presenza di AA L-lisina, sostanza contenuta nella carne rossa.
Studio di Rushton
“Changes in serum ferritin concentration in wowen with chronic telogen effluvium who failed to respond to iron supplementation alone but subsequently responded when L-lysine was co-administered.”
- Rushton et al. Clinical and experimental dermatology 27,396-404
Ferritine t=o | Fe 100 mg day, ferritine t=6months | Fe 100 mg day +l-lysine1,5 gr/day ferritine t =12 | |
Mean | 27,4 | 27,7 | 58,6 |
Biodisponibilità del ferro:
Abbiamo visto che la Vitamina C e la L-lisina favoriscono l’assorbimento del Ferro; sono da preferire pertanto quegli integratori che, nella formulazione, prevedano tali sostanze per aumentarne la biodisponibilità.
Anche il tipo di Ferro impiegato ha una notevole importanza; il Pirofosfato di ferro è la varietà preferibile, poiché garantisce una biodisponibilità superiore rispetto alle altre:
- +5 rispetto al Fumarato Ferroso
- +4 rispetto al Gluconato Ferroso
- +3,5 rispetto al Pirofosfato libero
- +2,7 rispetto al Solfato Ferroso
Quindi, la formulazione preferibile in Tricologia prevederà un prodotto contenete Ferro Pirofosfato, Ferritina, Vitamina C e L-Lisina, per massimizzare la biodisponibilità e l’efficacia dell’integratore.
Zinco
Descrizione:
Lo zinco (peso atomico 65, 38) è indispensabile per la crescita corporea, per i processi riparativi dei tessuti e per una normale risposta immunitaria. Interviene come co-fattore nella sintesi del collagene e in oltre settanta reazioni enzimatiche conosciute, oltre ad essere presente nelle molecole di circa cento metallo-enzimi.
É presente in misura di circa 2-4 gr nel corpo umano e viene assunto principalmente attraverso alimenti di origine animale.
Dopo il Ferro, lo Zinco è il minerale più importante per il mantenimento della salute dei capelli.
Proprietà:
Lo Zinco, in Tricologia, è utile per la difesa della barriera epiteliale, per le sue proprietà antiossidanti e nel favorire la crescita di unghie e capelli.
Esso esercita, inoltre, un’azione inibitoria della 5-alfareduttasi, proteggendo il follicolo pilosebaceo dall’azione del dht.
Il fabbisogno quotidiano è di 15 mg/die, ma, se si vuole ottenere un’azione inibitoria del 5-alfareduttasi, lo Zinco deve essere assunto in dosi maggiori per un periodo di tempo protratto (almeno 6 mesi).
In questi casi è utile controllare l’assorbimento del Rame, il quale potrebbe essere ridotto dal sovradosaggio di Zinco, in via delle interazioni fra i due minerali.

Cause farmacologiche della carenza di Zinco
Alcuni farmaci possono provocare un deficit di Zinco, determinandone una soppressione dell’assorbimento, aumentandone l’escrezione o interferendo con nutrienti ad azione sinergica come la vitamina B6 ed il Magnesio.
Questi farmaci sono:
- Etambutolo ed Isoniazide
- Anti-MAO
- Corticosteroidi
- Diuretici tiazidici
La carenza grave di Zinco (o della sua proteina carrier intestinale) è causa dell’acrodermatite enteropatica.
Essa si manifesta con:
- perdita totale dei capelli, delle ciglia e sopracciglia
- lesioni ungueali,
- diarrea costante ed abbondante
- steatorrea e manifestazioni tipiche cutanee distali e periorifiziali vescicolo-bollose o crostose impetiginizzate,
- perionissi
- grave ritardo staturo-ponderale
Pertanto, appare evidente l’importanza di un corretto apporto di Zinco per il mantenimento di uno stato ottimale dei capelli e degli annessi cutanei in genere.
Biodisponibilità:
Le varietà in grado di garantire maggior assorbimento e assimilazione sono lo Zinco Orotato e lo Zinco Picolinato.
Anche in questo caso, la Vitamina C favorisce l’assorbimento, aumenta la biodisponibilità ed agisce in sinergia per una marcata azione di biosintesi del collagene.
Rame
Descrizione:
Il Rame (peso atomico 63,55), è un metallo fondamentale nei processi di cheratinizzazione e pigmentazione della pelle e degli annessi cutanei.
Favorisce l’assimilazione del ferro da parte dell’intestino e funziona da catalizzatore, assieme alla vitamina C, nella formazione dell’emoglobina.
Nell’uomo adulto il fabbisogno di rame è di circa 4 mg al giorno e viene soddisfatto soprattutto con l’assunzione di carne e legumi.
L’assorbimento avviene sia tramite lo stomaco che l’intestino. Viene ridotto in caso un elevato apporto di Zinco, poichè compete per la stessa proteina di trasporto endoluminale.
Esso è in grado di indurre la produzione di Tioneurina, la quale quale lega il rame intestinale in modo preferenziale, rendendo così difficoltoso l’assorbimento.
Proprietà:
Per quanto riguarda i capelli, sappiamo che il Rame è indispensabile nel fondamentale processo di formazione della melanina e nel catalizzare la conversione della Tirosina a Diidrossifenilalanina (DOPA), ad opera della Tirosina-Idrossilasi.
Il rame, inoltre, ha notevole importanza nei processi di cheratinizzazione, catalizzando l’ossidazione della Cisteina a Cistina, con formazione di ponti disolfuro.

Carenza:
La somministrazione di Rame, sotto forma di Solfato di Rame, andrebbe prescritta solo previa dimostrazione di una carenza plasmatica.
La Cupremia nell’adulto è di 0,8-1,5 mg/l, mediamente superiore nella donna rispetto all’uomo.
Nei casi di deficit accertato, è indicata la somministrazione di 0,05 mg/Kg di Solfato di Rame al dì.
Biodisponibilità:
Il Rame viene somministrato sotto forma di Gluconato, sale di rame nella sua forma biodisponibile per via orale (acido D-gluconico), per via del suo elevato assorbimento.
Al fine di massimizzarne l’assorbimento, viene spesso affiancato dal Piper Nigrum. Esso è un ottimo inibitore della 5-alfa reduttasi, oltre ad essere un’efficace promotore dell’assorbimento di oligoelementi e vitamine.
Magnesio
Descrizione:
Il Magnesio (peso atomico 24,30) è coinvolto in un gran numero di reazioni enzimatiche, dipendenti o attivate dallo stesso.
Esso si trova in quasi tutti i tessuti animali e vegetali.
Proprietà:
Quelle che più ci interessano per i capelli sono le reazioni enzimatiche catalizzate dall’Adenilciclasi e dall’Esochinasi, entrambi enzimi chiave della Glicolisi, a sua volta determinante per il ciclo di vita del capello.
Carenza:
Non ci risulta che in stato di carenza cronica di magnesio vi siano vistose alterazioni dell’apparato pilifero nell’uomo, ma, se questa carenza viene accertata in chi perde i capelli, va trattata adeguatamente.
Ciò risulta evidente se solo si pensa ai ruoli fondamentali dei due enzimi sopra citati.
La concentrazione normale di magnesio nel siero è compresa fra 1,4 e 2,3 mEq/l, mentre la quantità necessaria giornaliera è relativamente alta: circa 320 mg nell’uomo adulto.

Acido Folico (Vitamina B9)
Descrizione:
L’Acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B (sono infatti indicati come vitamina B9).
L’organismo umano utilizza l’acido folico per produrre nuove cellule, è quindi fondamentale nei processi di crescita, inclusi quelli dei bulbi piliferi.
La quantità di folati introdotti con l’alimentazione, se varia ed equilibrata, è generalmente adeguata.
Alimenti naturalmente ricchi di folati sono le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), i legumi (fagioli, piselli), la frutta (kiwi, fragole e arance) e la frutta secca (come mandorle e noci).
Per quanto riguarda i cibi di origine animale, il fegato e altre frattaglie hanno contenuti piuttosto elevati in folati, come pure alcuni formaggi e le uova.
L’assunzione raccomandata nella popolazione generale è 0,4 mg/die.
Proprietà:
La Vitamina B9, è essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina, metallo-proteina essenziale per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti. Quest’ultima è particolarmente importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come per esempio, i tessuti embrionali.
Va segnalato che, per lo svolgimento dell’azione dei folati nei processi regolatori della sintesi del Dna e di proliferazione cellulare, è fondamentale anche un adeguato apporto di vitamina B12.
L’Acido Folico consente il trasferimento dei gruppi monocarboniosi; per questo motivo, risulta fondamentale per la formazione dei globuli rossi e per una normale crescita.
Carenza:
La carenza di Acido Folico può comportare cheilite, glossite, ulcerazioni delle mucose e, soprattutto, telogen effluvium. Una corretta integrazione, al comparire di questo disturbo, è oltremodo consigliabile.
Il fabbisogno può aumentare nel caso di alcune dermatosi ad aumentato turnover dei cheratinociti (psoriasi).

Cobalamina (Vitamina B12)
Descrizione:
La Vitamina B12 è una Vitamina essenziale idrosolubile che il corpo umano non è in grado di produrre. Per tale motivo, non essendo accumulata nell’organismo, deve essere continuamente assunta con l’alimentazione.
Essa è presente in tutti gli alimenti di origine animale e in alcuni prodotti caseari, seppur in minima quantità.
In particolare, la si trova in carne, pesce, fegato, latte, formaggio e uova.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 corrisponde a circa 2-2,4 mcg, quantità in genere assunta seguendo una normale dieta.
Proprietà:
- Viene coinvolta nel metabolismo degli aminoacidi, degli acidi nucleici (difatti analogamente all’acido folico, coadiuva la sintesi del DNA e dell’RNA) e degli acidi grassi
- Riveste un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo
- Supporta il mantenimento in buono stato delle cellule nervose
- A livello Tricologico, ha un effetto rigenerante delle cellule del cuoio capelluto e anche del bulbo pilifero
- Favorisce la rigenerazione degli annessi cutanei

Carenza:
È difficile riscontrare una carenza di vitamina B12. Generalmente, una condizione di questo tipo può presentarsi nei casi di alimentazione vegetariana molto stretta o di malassorbimento intestinale.
Le conseguenze della carenza di vitamina B12 comportano dei disturbi del sistema nervoso e una forma di anemia definita “perniciosa”,
Anche alcune tipologie di contraccettivi orali a base di Ciproterone acetato ed Etinilestradiolo possono causare deficit sierico di Vitamina B12.
- Ramsay et al Exp. Dermatolo. 1990 15,227-81
Risulta raccomandabile monitorare i livelli ematici di Vitamina B12 prima e durante terapia con tali contraccettivi orali.
Biodisponibilità:
Il piper nigrum migliora la biodisponibilità delle vitamine, e quindi della B12, attraverso un un migliore assorbimento intestinale (fattore intrinseco).
Biotina (Vitamina B8)
Descrizione:
La Biotina, come la B12, appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili.
Essa prende parte al metabolismo proteico e alla sintesi degli acidi grassi e del glucosio. Viene indicata per il trattamento di dermatiti seborroiche, alopecia e acne, grazie alla sua capacità di preservare l’integrità della cute e dei capelli.
La si può trovare in molti alimenti, in particolare latte, formaggio, fegato, tuorlo d’uovo, arachidi, piselli secchi, verdure, funghi e nel lievito di birra.
La biotina, assunta alla dose 10-20 mg die, esercita un controllo sulla secrezione sebacea.

Proprietà:
Svolge la funzione di co-fattore essenziale in numerosi enzimi di carbossilazione, intervenendo nella gluconeogenesi, nella lipogenesi e nel metabolismo degli aminoacidi ramificati.
Carenza:
La carenza di Vitamina B8 può comportare assottigliamento e diradamento diffuso dei capelli, cheilite, glossite e una tendenza alla dermatite seborroica.
Biodisponibilità:
L’albume di uovo crudo può indurre una carenza di Biotina in quanto contiene una glicoproteina, l’Avidina, che lega la Vitamina B8 e ne impedisce l’assorbimento.
Vitamina D
Descrizione:
La Vitamina D, ormone steroideo, è un micronutriente essenziale.
Si tratta di una vitamina liposolubile (viene quindi accumulata nel fegato e non è necessario assumerla regolarmente attraverso i cibi, poiché l’organismo la rilascia nelle dosi necessarie quando si manifesta il bisogno) che regola il metabolismo del Calcio e del Fosfato, importanti per preservare la mineralizzazione del tessuto osseo.
Oltretutto, anche le funzioni extra scheletriche della Vitamina D sono importanti; difatti svolge funzione immunomodulante ed anti-proliferativa, con un ruolo nelle malattie infiammatorie, anemiche e neoplastiche.
In Dermatologia, il deficit di Vitamina D può avere un ruolo in alcune forme di Alopecia, Psoriasi, Vitiligine e nella Dermatite Atopica.
Essa si assume sia con l’alimentazione (Vitamina D2, Ergocalciferolo attraverso gli alimenti di origine vegetale; Vitamina D3, Colecalciferolo attraverso quelli di origine animale) che attraverso l’esposizione solare, sintetizzando la Vitamina D3.
Difatti, la Vitamina D3 deriva dal suo precursore 7-deidrocolesterolo, disponibile in grandi quantità sia nella cute dell’uomo sia in quella degli animali.
Il 7-deidrossicolesterolo viene convertito in previtamina D3 dall’azione della luce solare (radiazioni ultraviolette [UV] a lunghezza d’onda compresa tra 290 e 315 nm).

Proprietà:
Fra i tessuti che esprimono il recettore per la Vitamina D (VDR) compaiono:
- Il follicolo pilifero
- La cute
In Tricologia, la Vitamina D interviene nel ciclo del capello agendo sui cheratinociti e legandosi al recettore VDR. Questo viene espresso dai cheratinociti follicolari solo durante le fasi finali dell’Anagen e nel Catagen.
La Vitamina D rivestirebbe un ruolo fondamentale nell’avviare la fase Anagen, ovvero di crescita del follicolo.
Carenza:
Il fabbisogno girnaliero di Vitamina D varia da 1500 Ul/die (adulti sani) a 2300 Ul/die (anziani)
In Italia vengono assunti mediamente 300Ul/die con la dieta; in caso di ridotta esposizione solare, è raccomandabile integrare con 1200/2000 Ul/die.
In presenza di un deficit severo, vanno somministrate dosi comprese fra 300.000 Ul ed 1.000.000 Ul nell’arco di 1-4 settimane.
In campo tricologico, la carenza di Vitamina D si manifesta tipicamente nei casi di Alopecia.
A dimostrazione del suo ruolo nel processo di caduta dei capelli, basti pensare che uno dei segni clinici del rachitismo Vit.D resistente è proprio l’Alopecia.
Inoltre, l’Alopecia viene riscontrata anche nei topi geneticamente privi di VDR.
Pazienti affetti da Alopecia Areata, mostrano una ridotta espressione di VDR a livello dei cheratinociti e del follicolo pilifero, con conseguenti alterazioni dell’Anagen e dei processi differenziativi.
Nei pazienti affetti da aumentata caduta dei capelli (Telogen Effluvium), è importante dosare i livelli di 25-idrossi-Vitamina D (Calcifediolo Sierico) e somministrare dosi di Vitamina D in caso di carenza.
Anche l’Alopecia Androgenetica Femminile è caratterizzata da bassi valori sierici e tessutali di VDR e una ridotta concentrazione sierica di 25-idrossi-Vitamina D, con una correlazione fra i valori sierici riscontrati e la severità del diradamento.
Acidi Grassi Polinsaturi (EFA)
Vengono denominati “essenziali “in quanto l’organismo non è in grado di produrli autonomamente e devono, quindi, essere introdotti con l’alimentazione.
Ruolo degli EFA nell’organismo
Svolgono una funzione sia strutturale che funzionale:
Strutturale:
- Componenti fondamentali di alcune membrane biologiche
- Costituenti del film idrolipidico di superficie
Funzionale
- Inibizione della 5-alfa reduttasi di tipo 1 e 2 (Acido Linolenico)
- Azione antinfiammatoria
- Riduzione del tasso di trigliceridi nel sangue
- Azione vasodilatatrice e antiaritmogena

Aminoacidi Solforati
Gli aminoacidi più importanti per la sintesi delle cheratine dure dei peli e delle unghie sono:
- Cistina
- Metionina
- Istidina
- Glicina
- Fenilalanina
- Tirosina
Bradfield ha dimostrato che in volontari sani sottoposti a dieta aproteica, le dimensioni del bulbo dei capelli si riducono già dopo 11 giorni; si registra, in breve, anche una riduzione del pigmento melanico e la degenerazione delle guaine.
Risulta importante notare che queste alterazioni del bulbo e dello stelo del capello si verificano quando ancora non sono evidenti segni ematici di carenza proteica.
Infatti è come se l’organismo, finalisticamente, risparmiasse le proteine per le funzioni essenziali, togliendole a tutte quelle sintesi di cui può fare a meno.
Una modesta trazione sul capello, a seguito di una dieta aproteica, può provocare la rottura intrafollicolare del fusto. Ciò dimostrerebbe un difetto dei sistemi di “ancoraggio” e una riduzione della tipica elasticità.
Il capello presenta generalmente alterazioni abbastanza caratteristiche, evidenziando temporanei rallentamenti di attività cellulari della matrice (sia per periodi brevi che più prolungati):
- Diametro ridotto
- Bulbi piccoli
- Restringimenti medio o soprabulbari
Cistina
É l’aminoacido a più alto peso molecolare (240,23u) e si caratterizza per l’alto contenuto in zolfo (27%), superiore a quello di tutti gli altri Aminoacidi Solforati.
Caratteristiche:
- La presenza di Cistina è indispensabile per la cheratinizzazione ed è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del pelo
- Il grado di cheratinizzazione aumenta e si perfeziona con l’aumentare del tasso di Cistina nei tessuti
- La Cistina facilita la sintesi di Eumelanina
- Ha proprietà antiossidanti
- Può mettere a disposizione gruppi solfato utili per la conversione del Minoxidil nel suo derivato attivo Minoxidil solfato
Non esiste un definito fabbisogno giornaliero di Cistina nell’uomo. Essa è stata proposta nelle terapia per le affezioni della cheratinizzazione alla dose di 1-1,5 gr. al giorno.

Acetilcisteina : derivato acetilato dell’aminoacido L-cisteina
Azioni terapeutiche:
- Mucolitico
- Espettorante
- Cheratoregolatore
- Agente glutammato modulatore
Effetti dell’acetilcisteina sul sistema nervoso centrale
La Cisteina causa la deplezione di glutammato negli astrociti vicini al nucleo accumbens, facendo prevalere il GABA neurotrasmettitore inibitorio.
Inoltre, l’Acetilcisteina è stata usata con successo alla dose di 1200-2400 mg die per la cura della schizofrenia, dei disturbi bipolari e altre problematiche.
Effetti dell’Acetilcisteina in Tricologia
Essa viene utilizzata nei casi di tricotillomania, dermatillomania, autismo, gioco d’azzardo compulsivo
Metionina
La Metionina è un amminoacido apolare il cui peso molecolare è 149,21u. Insieme alla Cisteina, la Metionina è uno dei due aminoacidi che contengono Zolfo.
Dato che l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla, essa deve essere assunta necessariamente tramite l’alimentazione.
La Metionina è coinvolta nella sintesi della cisteina, della carnitina e della taurina (tramite il processo della trans-solforazione). Inoltre, prende parte anche nel processo di sintesi della lecitina, della fosfatidilcolina e di altri fosfolipidi.
Caratteristiche:
- Può essere facilmente convertita in Cistina in presenza di Vitamina B12 e/o Acido Folico
- Favorisce l’assorbimento di ioni metallici come lo Zinco
- Svolge una funzione seboregolatrice
- Ha proprietà antiossidanti
Fitocomplessi:
Se si considera il fatto che l’alimentazione umana è normalmente apportatrice di numerose sostanze provenienti da vegetali per la regolazione delle funzioni biologiche dell’organismo, i fitocomplessi possono ora essere considerati veri e propri integratori.
Tuttavia, i fitocomplessi utilizzati attualmente, derivanti da una medicina erboristica evoluta in termini di tecniche di coltivazione, titolazione e standardizzazione degli attivi, sono sostanze che possono risultare attive farmacologicamente. Di conseguenza, esse possono avere indicazioni di trattamento con annessi effetti collaterali.
Serenoa Repens:
La Serenoa è un fitocomplesso presente in commercio sia come specialità medicinale che come preparato erboristico, con differenze nella titolazione degli attivi.
- Palma nana tipica della Florida, endemica nel sud-est degli Stati Uniti
- contiene una buona quantità di acidi grassi dai quali si estrae il principio attivo – la β-sitosterina
Trials clinici mostrano l’efficacia della Serenoa Repens nella cura della calvizie maschile.
Attualmente si ritiene che la Serenoa Repens sia efficace nel trattamento della ipertrofia prostatica benigna (IPB) e della alopecia androgenetica.
Meccanismo d’azione:
- Inibisce entrambi i coenzimi della 5-alfa reduttasi bloccando la produzione di DHT
- Blocca i recettori del DHT con meccanismo competitivo
- Esercita un’azione antinfiammatoria
- Svolge una blanda azione simil-estrogenica

Il dosaggio abituale va da 90 a 320 mg/die (estratto secco titolato con acidi grassi e fitosteroli superiori all’ 85%)
Il livello massimo consentito negli integratori è di 150 mg/die.
Titolazione:
La Serenoa Repens viene comunemente venduta in diverse percentuali di titolazione (al 40% o al 90%-95%). Questo in funzione del fatto che venga resa disponibile in estratto secco o in olio.
Facciamo chiarezza:
- In estratto secco al 40%: 320 mg di Serenoa Repens corrispondono a 128mg di Serenoa Repens ATTIVA
- In olio al 92%: 327 mg di Serenoa Repens corrispondono a 300mg di Serenoa Repens ATTIVA: dosaggio giornaliero consigliato
Controindicazioni:
Le proprietà anti-dht della Serenoa sono ben note a tutti; ciò di cui si è discusso meno sono le controindicazioni, che possono manifestare con intensità variabile:
Vediamole come segue:
- prurito, cefalea, ipertensione, disfunzione erettile, calo della libido e problemi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, stitichezza)
Tra i vari effetti, l’assunzione di Serenoa Repens può causare interazioni farmacologiche in caso di concomitanti terapie a base di ormoni, a causa dell’attività anti-androgena esercitata dalla pianta. Quindi, in caso si soffrisse di un tumore ormono-dipendente, sarebbe bene consultare un medico prima di assumere preparati a base di questa pianta.
Inoltre, è sconsigliabile la somministrazione di Serenoa Repens a donne in età post-menopausale.
Ajuga reptans:
É una piccola pianta perenne appartenente alle Lamiaceae, famiglia di piante consistente di circa 300 specie native provenienti da Europa, Asia e Africa. In seguito, esse sono state importate anche in Oceania e Nord America.
L’ingrediente attivo più importante ricavato da questa pianta è il Fenilpropanoide Teupolioside, conosciuto anche come Laumiuside A, un metabolita secondario prodotto dalla pianta quando necessita di difendersi, soprattutto dai raggi UV.
Il Teupolioside è una molecola antiossidante più potente rispetto al resveratrolo, alla rutina e alla vitamina C.
Dosaggio consigliato: 5 mg/die
Meccanismo di azione:
Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che il Teupolioside possiede un’ampia varietà di attività biologiche. Sebbene la sua principale caratteristica sia quella di agire come antinfiammatorio, esso possiede anche la capacità di modulare le attività testosteroniche agendo sull’enzima 5 alfa-reduttasi.
Proprietà principali in sintesi:
- Azione antinfiammatoria
- Inibizione 5-alfa reduttasi
Studi specifici ne hanno evidenziato le proprietà terapeutiche anche rispetto all’ipertrofia prostatica benigna (IPB), disturbi gastro-intestinali (es. sindrome di Crohn) e alle malattie del microcircolo.
Azioni terapeutiche:
- Alopecia androgenetica
- Ipertrofia prostatica benigna
- Morbo di Crohn
- Malattie del microcircolo
Controindicazioni:
Rispetto ai dosaggi raccomandati in Tricologia, non sono noti effetti collaterali o controindicazioni.

Fillanto:
Il Fillanto, Phyllanthus niruri, è una pianta erbacea perenne alta circa 30-40 centimetri appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, originaria dei paesi tropicali della foresta pluviale Amazzonica; è presente in molte altre zone tropicali del pianeta quali India, Cina, Madagascar, America Latina. In Perù è chiamata Chanca Piedra cioè “spaccapietre”, in riferimento alle sue tradizionali proprietà di contrastare la formazione di calcoli renali.
Meccanismo di Azione:
Nello studio “Screening di estratti di piante Euphorbiaceae per (attività) anti-5α-reduttasi” [da Kamei H., Noguchi K., Matsuda H., Murata K Facoltà di Farmacia e del Centro Antinvecchiamento dell’Università giapponese di Kindai Biological Pharmaceutical Bulletin],
il fillanto è risultato essere il più potente inibitore della 5-alfa reduttasi tra i vari estratti ottenuti da piante della famiglia delle euforbiacee.
L’attività anti-dht è stata testata sia in vitro che in vivo con ottimi risultati.
Di fatto, l’attivo contenuto nel fillanto a cui si deve questo effetto è lo stigmasterolo glucoside. Esso riesce ad inibire circa il 50 % del dhtnnn con un dosaggio di 27,2 microM.
Il Fillanto non è l’unico vegetale a contenere lo stigmasterolo glucoside, in quanto esso è contenuto anche all’interno della Serenoa Repens.
Inoltre, esso è anche utile per eliminare i frammenti di calcoli dopo un intervento di litotrissia, prevenendo le recidive.
Azioni Terapeutiche:
- inibizione dell’alfa-5 reduttasi
- Azione anti DHT
- Eliminazione calcoli renali di piccole dimensioni
Controindicazioni:
La sua assunzione si è dimostrata priva di effetti avversi significativi.

Ortica (Urtica Dioica):
L’ortica (Urtica dioica) è una pianta della famiglia delle Urticaceae.
Ricca di acido folico e ferro, è utilizzata principalmente in caso di anemia, artrite, cistite e diarrea, ma anche come inibitore del DHT e come antinfiammatorio.
Meccanismo d’azione:
Le radici contengono fitosteroli come la Betasitosterina, in grado di inibire la formazione diidrotestosterone (DHT).
Principali azioni terapeutiche:
– Inibizione della 5-alfa-reduttasi
– Azione antinfiammatoria e rimineralizzante
– Azione antiossidante
In Tricologia, è da registrare la sinergia d’azione anti DHT con l’Ajuga Reptans e con il Pygeum Africanum.
Il dosaggio quotidiano varia da 50 a 100 mg.
Controindicazioni:
L’assunzione dell’ortica è sconsigliata durante la gravidanza perché stimola la motilità dell’utero.

Pygeum Africanum:
Il Pygeum Africanum è un albero sempreverde che cresce nelle foreste dell’Africa equatoriale.
Se ne utilizza la corteccia, a cui si ascrivono proprietà antiossidanti, antiflogistiche e di supporto nel trattamento sintomatologico dell’ipertrofia prostatica benigna.
In particolare, dalla corteccia si estraggono vari attivi: Acidi Grassi, Betasitosterina e Triterpeni.
Meccanismo d’azione:
Studi in vitro hanno mostrato che l’estratto di Pygeum africanum inibisce la proliferazione dei fibroblasti prostatici indotta dai fattori di crescita come EGF (Epidermal Growth Factor), bFGF (basic Fibroblast Growth Factor) ed IGF-I (Insulin-like Growth Factor).
É anche un debole inibitore dell’enzima 5 alfa-reduttasi. Tale effetto, insieme al precedente, potrebbe conferire a questo fitocomplesso un ruolo preventivo e terapeutico in presenza di ipertrofia prostatica benigna.
Principali azioni terapeutiche:
- Inibizione 5-alfa reduttasi
- Antagonista recettoriale periferico
- Azione antileucotrienica (attribuibile ai Triterpeni)
- Debole azione simil-estrogenica
É da registrare una sinergia d’azione con l’Ortica nell’inibizione della 5-alfa reduttasi.
Dosaggio abituale da 60 a 200 mg/die

Agnocasto:
L’agnocasto è un arbusto della famiglia delle Verbenacee, diffuso negli ambienti umidi mediterranei. Il termine Agnocasto deriva da una parola greca che tradotta letteralmente significa “puro”, da cui il nome “Agnus”, per ricordare appunto le proprietà anafrodisiache di questa pianta. Il medico greco Dioscoride consigliava l’Agnocasto per diminuire la libido.
Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” scrive che veniva sparso sui letti delle donne ateniesi per garantire la loro fedeltà quando i mariti andavano in guerra.
Meccanismo di azione:
Il Lignano naturale VB-1 esercita qualche effetto di crescita dei capelli aumentando la segnalazione di Wnt/β-catenina nelle cellule di papilla dermica umana.
In particolare, questo lignano ha portato ad abbassare i fattori che riducono la crescita dei capelli tra cui il noto Dickkopf-1 (Dkk-1) e ad aumentare la segnalazione WNT/ß-catenina che promuove invece la crescita dei capelli.
Inoltre, comportandosi come un progestinico è talvolta utile nel sesso femminile in alcune situazioni, come
- La sindrome premestruale
- La sindrome da ovaio policistico
- In menopausa
Indicazioni tricologiche:
-Defluvio da carenza progestinica
-Defluvio da anovulazione
-Defluvio perimenopausale
Dosaggio quotidiano medio: Circa 300 mg die per cicli di 6 mesi
Controindicazioni:
L’Agnocasto non è indicato per i pazienti che assumono contraccettivi orali, in gravidanza e per quelli che assumono psicofarmaci.
Piper Nigrum:
Il pepe nero (Piper nigrum L.) è una pianta della famiglia delle Piperaceae. Viene coltivata per i suoi frutti, che vengono poi essiccati per essere usati come spezie.
La bacca del pepe nero è ricca di tannini, amido ed oleoresine in cui si trova la piperina.
La piperina è oggi riconosciuto come il costituente attivo più potente del pepe, responsabile delle sue proprietà fitoterapiche.
Di tutte le specie di Piper presenti in natura, il Piper nigrum L. è quella più ricca di piperina, isolata dall’oleoresina mediante estrazione alcolica.
Meccanismi di azione:
-Inibitore della 5 alfa reduttasi
- Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente studio: Biol Pharm Bull, 2007 Dec, 30 (12) 2402-5 – Testosterone 5alpha-reductase inhibitory active constituents of Piper Nigrum leaf – Hirata N. Tokunaga M. Naruto S. Linuma M. Matsuda H.
– Promotore dell’assorbimento di oligoelementi e vitamine
- Un effetto interessante dell’estratto è quello di determinare un aumentato assorbimento delle sostanze contenute nei cibi. Ciò è stato dimostrato attraverso studi clinici di biodisponibilità di varie classi di nutrienti rispetto ad un placebo: CoQ10, carotene per le sostanze liposolubili, vitamina B6 per le sostanze idrosolubili, selenio per i minerali.
Controindicazioni:
Gli studi farmacologici e clinici con impiego dell’estratto concentrato di Piper nigrum non riportano tossicità. Può causare irritazione della mucosa gastrica e può produrre effetti secondari solo a seguito di un uso eccessivo o per periodi prolungati.

Isoflavoni della soia:
La soia contiene Estrogeni vegetali ed è una delle poche fonti alimentari di un particolare tipo di Fitoestrogeni, denominati Isoflavoni.
Si tratta di composti con una struttura simile all’Estradiolo, il principale Estrogeno prodotto dalle ovaie, benchè dal potere estrogenico di molto inferiore.
Gli isoflavoni della Soia sono i seguenti:
Genistina, Daidzeina, Glyciteina, Biocanina e Formononetina
Meccanismo di azione:
- Si comportano come fitoestrogeni
- Il 90% dei grassi che li compongono sono acidi grassi insaturi
- Aumentano la quantità di SHBG
In particolare, la Daidzeina viene convertita dalla flora intestinale in un metabolita, l’Equol il quale agisce come antagonista recettoriale del DHT.
Gli Isoflavoni della Soia trovano applicazione nella terapia della Alopecia Androgenetica femminile post menopausale. Infatti, il fisiologico calo degli estrogeni in menopausa è causa di un aumento degli ormoni androgeni, strettamente connessi all’alopecia androgenetica.
Dosaggio Abituale da 60 a 100 mg/die
Controindicazioni:
- Possono interferire con il ciclo mestruale
- Interazioni descritte anche con il Tamoxifene
Livello massimo di apporto quotidiano consentito negli integratori: 80 mg.