
Quando parliamo di trapianto di capelli dobbiamo sicuramente tenere conto di quelle che sono le caratteristiche idonee per sottoporsi alla procedura.
Come si può immaginare ogni caso è diverso dall’altro, in quanto possono esserci pazienti buoni candidati per un trapianto con caratteristiche differenti.
Tra i fattori discriminanti per sottoporsi ad un trapianto c’è sicuramente il non essere in piena salute o soffrire di alcune patologie. Insieme a questo, l’altro fattore determinante è sicuramente anche la poca disponibilità dell’area donatrice, fattore che riveste una considerevole importanza.
Oltretutto, il compimento della maggiore età è, ovviamente, un fattore necessario. Per il trapianto di barba è raccomandato aspettare di aver compiuto i 20 anni, in quanto la barba generalmente continua la sua crescita anche oltre quest’età.
L’area donatrice e i suoi fattori determinanti
L’area donatrice è la zona dove vengono prelevate le unità follicolari per l’innesto (generalmente l’area occipitale), immune all’influenza del DHT. Presso la clinica del Dottor Serkan Aygin, durante le operazioni chirurgiche, spesso vengono incluse anche unità follicolari prelevate dalla barba, al fine di aumentare la quantità di bulbi trapiantabili. Se necessario, possono anche essere presi in considerazione (se presenti) i bulbi provenienti dall’area del petto.
Possiamo affermare, quindi, che un trapianto di capelli può essere programmato valutando anche l’estrazione da altre zone del corpo.
Quali sono le caratteristiche indicanti la qualità dell’area donatrice?
- Colore
- Diametro e natura del capello – liscio o riccio
- Densità
Per la riuscita ottimale di un trapianto di capelli, occorre prestare attenzione ad alcuni punti importanti:
- Bisogna accertarsi delle buone condizioni di salute del paziente attraverso comuni esami del sangue. Vanno tenute in considerazione malattie rilevanti e patologie croniche, per le quali vanno effettuati accertamenti per stabilire l’idoneità del soggetto.
- In caso il paziente fosse affetto da malattie croniche, vanno richiesti degli esami specifici prima dell’intervento.
- Andrebbero indagate le esperienze di anestesia precedenti e la storia clinica del paziente
Densità della zona donatrice – miglior risultato possibile senza il depauperamento dello scalpo
Un ruolo fondamentale nel processo di programmazione di un trapianto di capelli è ricoperto dalla valutazione di idoneità dell’area donatrice.
Ci sono casi in cui la disponibilità di quest’ultima è piuttosto limitata e, quindi, non in grado di coprire la zona diradata oggetto di trapianto. In tali casi sono oggetto di valutazione altre parti del corpo quali zone donatrici, in genere barba o petto.
Per definire lo stadio di calvizie raggiunto dal paziente occorre effettuare una misurazione della densità dell’area donatrice, la quale corrisponde convenzionalmente al numero di capelli per centimetro quadrato.
Durante la pubertà un individuo può possedere un numero di follicoli attestabile tra i 90 e i 120, ovvero 200-300 capelli per centimetro quadrato. Con il raggiungimento dell’età adulta potrebbe esserci una riduzione tra i 60 e gli 80 bulbi, corrispondenti a 130-170 capelli.
Il perfezionamento dei metodi di trapianto esistenti sta portando a fare passi avanti nel settore e ad un miglioramento sempre maggiore anche questo aspetto. Normalmente, il numero di bulbi necessario si attinge dalla zona occipitale ed è proprio questa ad essere valutata per la fattibilità dell’intervento. La disponibilità di un soggetto, in questi termini, può variare tra le 4000/5000 unità follicolari. Se il piano chirurgico concordato dovesse richiederne un numero maggiore, potrebbe essere necessaria una seconda chirurgia per un buon risultato.
Tutto ciò viene effettuato al fine di raggiungere il miglior risultato possibile, evitando il depauperamento parziale o permanente dello scalpo. Ricordiamo che, se il numero di unità follicolari prelevabili in una sessione viene superato, possono incorrere gravi danneggiamenti post-operatori dell’area donatrice.
Condizioni di salute che possono invalidare un trapianto di capelli
Alcune condizioni di salute quali problemi tiroidei, cardiovascolari o ormonali possono essere un ostacolo al normale svolgimento in piena sicurezza di un trapianto.
Il medico dovrà accertarsi di alcune condizioni pregresse in modo da operare nella maniera corretta.
Di seguito alcune patologie specifiche che possono essere problematiche:
- Condizioni di ipotiroidismo: possono riscontrare un indebolimento e la caduta dei capelli nel corso della loro vita. In seguito ai dovuti trattamenti ormonali per i problemi di tiroide, il trapianto può essere effettuato.
- Insufficienza epatica, renale o cardiovascolare
- Chemioterapia in corso per cancro
- Inoltre, il trapianto può essere effettuato su pazienti che presentano al massimo un’epatite A o B. Questo poichè il nostro personale sanitario si è sottoposto al vaccino contro queste patologie. Oltre alle patologie menzionate, altri disturbi vengono valutati caso per caso per determinare l’idoneità al trapianto.
Alcuni fattori incidenti sul risultato di un trapianto di capelli
Ci sono diversi fattori che intervengono nella riuscita soddisfacente di un trapianto. Ovviamente, nei casi di diradamento medio/moderato aumentano le probabilità di ottenere un buon risultato.
Si può affermare che, oltre alla tipologia di diradamento, incidono considerevolmente i seguenti fattori citati precedentemente:
- diametro
- numero dei bulbi prelevabili
- estensione della zona ricevente
- qualità generale dei capelli
Gli step prevedono che vada prima analizzato e valutato il tipo di diradamento per poi esaminare attentamente le aree sottoposte a trapianto.
Perdita di capelli nel modello maschile – l’Alopecia androgenetica
L’alopecia androgenetica, in termini medici, è il modello di perdita dei capelli che interessa i pazienti di sesso maschile. Si può dire che più del 90% dei casi di calvizie negli uomini sia dovuta ad essa. Fin dalla pubertà l’organismo produce testosterone, portando alla conformazione dei tipici tratti maschili. Insieme a questo, anche i capelli vengono coinvolti in prima persona dalla presenza di tale ormone.
Già ai primi segnali della presenza di Alopecia Androgenetica, bisogna sospettare di una caduta dei capelli imminente. I diversi stadi che indicano l’andamento e l’entità della calvizie sono classificati attraverso la scala Norwood. Essendo espressa in termini numerici, i valori vanno da 2 a 7, dove il primo indica un’entità moderata e l’ultimo uno stadio totalmente avanzato.
Tale scala non è da intendersi come determinante nell’idoneità del paziente al trapianto di capelli. Sarebbe necessario chiedere il parere di uno specialista per una corretta valutazione.
Calvizie e trapianto di capelli femminile
Le donne non sono immuni alla calvizie, anzi, la presenza maggiore di estrogeni non garantisce sempre una tutela al problema. Il diradamento si presenta, però, in una maniera differente rispetto al pattern maschile.
Per questo motivo, occorre considerare alcune condizioni per valutare l’idoneità al trapianto di capelli:
- In caso di alopecia androgenetica: le donne che tendono a diradarsi nella zona della chierica e in aree normalmente non colpite da alopecia androgenetica, possono essere idonee al trapianto
- In caso di alopecia da trazione: la caduta dei capelli è causata dalla forza e dalla pressione a cui sono sottoposti i capelli durante tiraggio o trattamenti simili (es acconciature strette). La linea frontale arretra sempre più, l’area donatrice può essere idonea al trapianto.
- In caso di traumi come le ustioni o per alcuni fattori legati ad altre chirurgie, può essere valutato il trapianto
- L’ipotiroidismo è una causa di perdita dei capelli da tenere sotto controllo. Può essere una condizione idonea al trapianto.
- Caduta dei capelli causata dalla PCOS (sindrome dell’ovaio policistico). Tale sindrome espone le donne ad uno squilibrio ormonale che porta alla caduta dei capelli. Bisogna tenere sotto controllo la situazione per poter programmare attentamente un intervento.